Paolo Battifora, Franco Gimelli (a cura di)
De Ferrari, Genova
2008
Paolo Battifora, Franco Gimelli (a cura di)
De Ferrari, Genova
2008
“Da radice e fondamento della democrazia repubblicana a retorico orpello o, nel peggiore dei casi, anacronistico retaggio viziato dal totalitarismo comunista, l’antifascismo e lo spirito della Resistenza sempre più si sono trovati al centro di attacchi politici e operazioni mediatiche tese a delegittimarne il valore e a svilirne la portata storica. Difendere l’importanza e la centralità ideale della Resistenza significa anzitutto approfondire, con gli strumenti della ricerca scientifica, la complessità di un evento non riducibile a generici schematismi, non interpretabile alla luce di scenari totalmente de-contestualizzati, né parimenti trasfigurabile in un apologetico ritratto. Solo portando a fondo l’analisi critica di questa nobile pagina della storia italiana, individuandone luci e ombre, unitarietà d’intenti e divisioni, coerenze e contraddizioni, slanci e particolarismi, meriti e limiti, si potrà contribuire, dal versante storiografico, a respingere con la verità dei fatti e la fondatezza argomentativa l’interessata riscrittura del nostro recente passato.
Promosso […] dall’Istituto ligure per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea, il Dizionario della Resistenza in Liguria viene a colmare un vuoto bibliografico, ponendosi come punto di riferimento per la comunità degli studiosi e il più ampio pubblico dei lettori. Strutturato secondo un lemmario alfabetico di oltre 750 voci […], il fine del presente dizionario è quello di porsi quale agevole strumento di consultazione, fornendo basilari e spesso inedite informazioni sull’universo resistenziale ligure. […] Realizzato da un’equipe di storici e ricercatori facenti capo all’Ilsrec, il lavoro è il risultato, anzitutto, di una minuziosa ricerca condotta nei fondi archivistici, dotati di oltre 250mila documenti, conservati presso la sede dell’istituto, e di una accurata comparazione con i dati reperiti nei volumi a stampa. Operazione tutt’altro che agevole, data la mole dei documenti e una pubblicistica, a carattere spesso memorialistico, dalla relativa attendibilità. […].
Sviluppatosi nei mesi successivi all’8 settembre, il movimento resistenziale acquisì via via una significativa dimensione e consistenza numerica, come attestato dalla militanza, insieme ai partigiani di montagna, dei dirigenti politici del Cln, gappisti, sappisti, fiancheggiatori, e dalla solidarietà di una vasta area del mondo contadino, il cui sostegno materiale (pagato spesso a caro prezzo) alle formazioni partigiane si sarebbe rivelato determinante. A fronte di una tale ampiezza e trasversalità sociale, che avrebbe presupposto la compilazione di una voce per chiunque avesse dato un contributo al movimento resistenziale, si è resa necessaria una scelta operativa, basata su rigorosi criteri storiografici e scevra da immotivate discrezionalità. […]
Dedichiamo quest’opera a tutti gli uomini e le donne della Resistenza che, pur privi di una specifica voce nel lemmario, hanno corso gli stessi rischi, patito gli stessi sacrifici, vissuto gli stessi drammi dei loro compagni compresi nel dizionario: a loro, partigiani “minori” solo da un punto di vista storiografico non certo etico, va tutta la nostra gratitudine e ammirazione (estratto dall’Introduzione di Franco Gimelli e Paolo Battifora)”.
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