Studente alla facoltà di economia e commercio dell'università di Genova, nel gennaio 1943 viene arruolato nella Marina militare. Dopo l'8 settembre, richiamato dal Ministero della guerra della Rsi, si rende renitente. Dal febbraio 1944 stabilisce contatti con gli esponenti del Partito repubblicano genovese, entrando successivamente a far parte della 3ª brigata Sap Mazzini, in qualità di vicecomandante del distaccamento Valbisagno, che aveva la funzione di garantire i collegamenti fra le formazioni di montagna e le brigate cittadine. A luglio 1944 entra nel Cvl. I suoi compiti di contatto con le formazioni di montagna comportano la raccolta di informazioni e notizie sui movimenti delle truppe nazifasciste, come nel caso dell'attacco effettuato dalla volante Severino al posto di blocco della Doria del febbraio 1945. Entra in contatto, fra gli altri, con elementi della brigata Matteotti comandata da Marcello Machiavelli e con il commissario della val Trebbia e della val Bisagno, Giuseppe Machiavelli (Stella). Il 23 aprile partecipa all'azione effettuata a San Siro di Struppa unitamente al battaglione Matteotti, terminata con la resa del comando tedesco. Nei giorni successivi alla Liberazione presta servizio d'ordine presso la sede del Cln della Liguria insediato all'hotel Bristol. Acquartierato a Ponte Carrega, il suo distaccamento dal maggio 1945 all'ottobre 1946 viene inquadrato nelle Forze armate che cooperano con le truppe del Governo militare alleato. Dal 1971 al 1975 è assessore al patrimonio nel comune di Genova e consigliere comunale, nelle liste del Pri, fino al 1985. Dal 1975 al 2008 è membro del consiglio direttivo dell'ILSREC.
[scheda tratta da F. Gimelli, P.Battifora (a cura di), Dizionario della Resistenza in Liguria. Protagonisti, luoghi, eventi, organismi, formazioni, De Ferrari, Genova, 2008, pp.37-38]