La Resa di Villa Migone

Nel pomeriggio del 25 aprile, Villa Migone accoglie le due delegazioni per le trattative di resa: quella tedesca  è composta dal generale Meinhold, dal capitano Asmus e  dal sergente, con funzione di interprete, Joseph Pohl (che si sarebbe suicidato nel corso della notte), mentre quella resistenziale è guidata dal comunista Remo Scappini (Giovanni o Mario Rossi), presidente del Cln ligure, coadiuvato dai liberali Errico Martino (Parini) e Giovanni Savoretti (Lanza) e dal comandante della piazza di Genova Mauro Aloni (Violino). Sono presenti anche il console tedesco Hasso von Etzdorf e Carmine Alfredo Romanzi (Stefano), uomo di collegamento tra Meinhold e il Cln. Dopo circa tre ore di trattative, alle 19.30 il generale Meinhold firma l’atto di resa della guarnigione tedesca alle sue dipendenze che, a decorrere dal mattino successivo, si sarebbe consegnata ai partigiani del Corpo volontari della libertà.

Il documento originale è oggi conservato a Palazzo Tursi, sede del Comune di Genova.

 

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Autore dell'articolo: Istituto Ligure per la Storia della Resistenza e dell′Età Contemporanea

ILSREC - Istituto Ligure per la Storia della Resistenza e dell'Età Contemporanea. Questo Istituto, fin dalla sua fondazione nell'immediato dopoguerra persegue, con spirito di verità e rigore scientifico, lo studio e la divulgazione dei molteplici aspetti che hanno mosso e caratterizzato la Resistenza, nel quadro degli eventi che hanno drammaticamente segnato l’intera storia del Novecento.