Percorsi della cittadinanza europea, “Sovranità nazionale e sovranazionalità europea. Le ragioni dell’altro nelle sfide del futuro”.

Sovranità nazionale e sovranazionalità europea.

La cittadinanza europea e le ragioni dell’altro nelle sfide del futuro

Presentazione del progetto

In coerente sviluppo con l’impostazione storico culturale dell’ILSREC di questi ultimi 10 anni e in continuità con il progetto didattico-formativo su “Resistenza- Repubblica- Costituzione” – concluso nel mese di settembre 2022 con l’incontro-dialogo svoltosi al Teatro Nazionale Ivo Chiesa, cui hanno preso parte S. E. Cardinale Matteo Maria Zuppi, Presidente della Conferenza Episcopale italiana, il Ministro della Pubblica Istruzione Patrizio Bianchi e il Prof. Giovanni Maria Flick, Presidente Emerito della Corte Costituzionale- per l’anno 2023 l’ILSREC, in collaborazione con Regione Liguria, URPL, il DISPI (Università di Genova) e il Teatro Nazionale, propone un nuovo progetto didattico-formativo sui “percorsi della cittadinanza europea: evoluzione attuale del progetto europeista”, avviato nel secondo dopoguerra dai Padri fondatori della nuova Europa: Robert Schuman, Alcide De Gasperi, Jean Monnet, Conrad Adenauer.

Con tale progetto l’ILSREC propone agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado e agli studenti universitari di analizzare e valutare il complesso rapporto tra “sovranità nazionale e sovranazionalità europea” entro cui è possibile definire la duplice cittadinanza italiana e dell’Unione. A tal fine il progetto inizierà il primo di marzo e si concluderà con la ripresa del prossimo anno scolastico, così come è stato per il percorso di riflessione sulla Costituzione della Repubblica nel 75° della sua approvazione.

Il titolo del progetto è “Sovranità nazionale e sovranazionalità europea. La cittadinanza europea e le ragioni dell’altro nelle sfide del futuro”, ed è rivolto alle classi terze, quarte e quinte delle scuole secondarie superiori e agli studenti universitari.

Esso è articolato su tre percorsi: 1) Europa e Pace. L’attualità di un progetto decennale; 2) Cittadinanza europea e istituzioni dell’Unione; 3) Dalla Liguria all’Europa, per ognuno dei quali verrà fornita una ricca bibliografia e sitografia che possa essere di supporto alle scelte e all’attività dei docenti e dei loro studenti nel corso del loro lavoro. Oltre a ciò, l’Istituto, avvalendosi della collaborazione di studiosi e accademici, organizzerà momenti di confronto e dibattito attraverso un dialogo da realizzarsi online nella forma di videolezioni inerenti i percorsi sopracitati.

 

 

Qui di seguito trovate altro materiale utile per il vostro lavoro:

 

Le lezioni-dialogo a distanza sono articolate come segue:

  • Europa e pace. Dal manifesto di Ventotene all’attualità di un progetto di democrazia sovranazionale – Relatore Guido Levi
  • Cittadinanza europea e istituzioni dell’Unione – Relatrice Daniela Preda
  • Dalla Liguria all’Europa– Relatore Guido Levi
  • La svolta del Trattato di Maastricht – Relatore Francesco Praussello
  • Generazioni Erasmus– Relatrice Anna Lombardi

Gli studenti delle scuole superiori e dell’Università, servendosi del materiale bibliografico e delle videolezioni registrate, dovranno redigere dei sintetici elaborati sul tema di specie e consegnarli, una volta ultimati, alla Segreteria organizzativa del Progetto composta da Maria Elena Cassinelli e Anna Lombardi. (mariaelena.cassinelli@ilsrec.it ; anna.lombardi@ilsrec.it)

I lavori dovranno pervenire entro il mese di giugno e verranno esaminati successivamente da una Commissione presieduta dalla Professoressa Daniela Preda che sceglierà i migliori elaborati. Gli studenti che si aggiudicheranno il titolo di “migliore elaborato” avranno la possibilità di usufruire di buoni libri, che verranno erogati in occasione dell’evento conclusivo del Progetto, che si terrà nel mese di settembre alla ripresa dell’anno scolastico, e a cui parteciperanno personalità istituzionali regionali e nazionali.

I lavori più meritevoli verranno, infine, pubblicati sulla rivista semestrale dell’ILSREC “Storia e Memoria”.

L’evento conclusivo si svolgerà in collaborazione col Teatro Nazionale di Genova, con la partecipazione degli studenti che hanno preso parte al progetto. Nell’occasione gli allievi della scuola di recitazione del Teatro Ivo Chiesa presenteranno saggi inerenti il tema in oggetto. L’evento verrà trasmesso in diretta streaming in collegamento con le scuole della Liguria.

Per ulteriori informazioni sullo svolgimento del Progetto è possibile rivolgersi a Maria Elena Cassinelli, Anna Lombardi, Alessandra Santiccioli e a Paolo Battifora (comunicazione@ilsrec.it)

 

Introduzione

La firma del trattato di Maastricht – 7 febbraio 1992

Grazie al Trattato di Maastricht, i cittadini degli Stati membri dell’Unione europea hanno conseguito la cittadinanza europea nel 1993. Si tratta di una cittadinanza non alternativa ma complementare a quella nazionale, che concretamente si traduce in un’implementazione dei diritti delle persone, che, ad esempio, possono beneficiare della tutela diplomatica e consolare di qualsiasi Stato membro dell’Unione qualora si trovassero in un paese terzo in cui lo Stato di provenienza non è rappresentato, oppure possono usufruire del diritto di petizione al Parlamento europeo, o possono adire il Mediatore europeo.

I delegati al vertice di Parigi – 1972

L’istituzione della cittadinanza europea rappresenta il punto d’arrivo di un percorso iniziato al Vertice di Parigi del 1972, quando i rappresentanti italiani e belgi proposero la creazione di una cittadinanza sovrannazionale. I passaggi successivi sono costituiti dal summit dei capi di Stato e di governo tenutosi a Parigi nel 1974, che discusse il tema del passaporto europeo, dal documento prodotto dalla Commissione nel 1975 intitolato Toward a European Citizenship, dal Progetto di Trattato di Unione europea, noto come Progetto Spinelli, del 1984, dal Rapporto Adonnino per un’Europa dei cittadini (1985), e, infine, dalle proposte elaborate da molte delegazioni in vista della Conferenza intergovernativa sull’unione politica (1991).

Si trattava di un passaggio quasi obbligato di quel processo d’integrazione continentale, iniziato nel 1950 con la Dichiarazione Schuman e proseguito nel 1951 con la firma del trattato istitutivo della Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio, che da subito aveva indicato la prospettiva dell’unione politica e della federazione europea come traguardo ultimo del processo stesso. In gioco non vi era cioè soltanto lo sviluppo economico dei Sei, ma il consolidamento di quei valori di libertà, democrazia e pace che rappresentano il punto di riferimento ideale dei Paesi fondatori della prima Comunità.

I tempi sono stati inevitabilmente lunghi perché la limitazione della sovranità degli Stati nazionali e la messa in discussione di un sistema internazionale basato sull’assenza di regole, ha implicato una rivoluzione culturale che solo la tragedia della Seconda guerra mondiale e dei campi di sterminio hanno reso possibile. Nonostante i grandi progressi dei decenni passati (ci riferiamo, in particolare, al Trattato di Maastricht e a quello di Lisbona) è ancora molta la strada da fare per costruire un’identità europea capace di cogliere appieno le ragioni dell’altro, degli altri, per un’unità che non può che essere plurale e aperta alle domande che derivano dai cambiamenti epocali del mondo contemporaneo. Ciò nella convinzione che, nello scenario globale, l’U.E. rappresenta una cerniera tra est e ovest e nord e sud del mondo, snodo di scambi commerciali e approdo di flussi migratori di grandi moltitudini umane che fuggono dalla fame, dalle guerre e dal sottosviluppo.

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Autore dell'articolo: Istituto Ligure per la Storia della Resistenza e dell′Età Contemporanea

ILSREC - Istituto Ligure per la Storia della Resistenza e dell'Età Contemporanea. Questo Istituto, fin dalla sua fondazione nell'immediato dopoguerra persegue, con spirito di verità e rigore scientifico, lo studio e la divulgazione dei molteplici aspetti che hanno mosso e caratterizzato la Resistenza, nel quadro degli eventi che hanno drammaticamente segnato l’intera storia del Novecento.