Balduzzi

Cordoglio per la scomparsa di Giuseppe Balduzzi

L’Istituto ligure per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea esprime il suo profondo cordoglio per la scomparsa di Giuseppe Balduzzi, Marco II, comandante partigiano, per lunghi anni membro del Direttivo dell’ILSREC e Socio Onorario.

 

Giuseppe Balduzzi, (in primo piano) con il Presidente ILSREC Giacomo Ronzitti

Studente della facoltà di giurisprudenza all’università di Genova, Giuseppe Balduzzi (Marco II) dal febbraio 1943 frequenta il corso allievi ufficiali. Dopo l’8 settembre, ventunenne, entra a far parte della Resistenza iniziando a svolgere attività organizzative clandestine nell’ambito universitario. Nella primavera del 1944, arrestato a Genova dalla Gnr, riesce ad evadere e a raggiungere in val Trebbia il distaccamento partigiano comandato da Aurelio Ferrando (Scrivia). Al comando di Scrivia farà parte prima della brigata Garibaldi Oreste e, successivamente, della divisione Pinan-Cichero, in qualità di responsabile del Sip, distinguendosi per l’efficienza organizzativa e l’impegno nell’attività volta allo scambio di prigionieri. Nelle prime ore del pomeriggio del 24 aprile 1945, insieme a Mario De Benedetti (Martino), si impadronisce a Pietrabissara del controllo di una posizione di vitale importanza per la ritirata tedesca, catturandone il reparto di genieri e consentendo la tempestiva occupazione del tratto ligure della valle Scrivia, da parte della brigata Oreste della divisione Pinan-Cichero. La presenza in quel territorio della divisione partigiana, a contrasto della ritirata delle truppe tedesche, è senza dubbio per il generale Meinhold e il suo stato maggiore uno degli elementi che influiscono sulla decisione di firmare la resa e rinunciare a qualsiasi atto ostile.

Il Presidente ILSREC Giacomo Ronzitti, nell’esprimere ai familiari il profondo e sincero cordoglio dell’Istituto, ne richiama “il tratto umano di uomo colto e rigoroso, figura esemplare del movimento partigiano ligure e illustre dirigente dell’Istituto fin dall’immediato dopoguerra”.