Giorgio Olivero (Giorgio)

Studente universitario in chimica industriale, nell'agosto 1942 viene richiamato alle armi. Nel gennaio 1943 viene assegnato alla 4ª batteria di artiglieria di montagna. Dopo l'8 settembre decide di unirsi alla Resistenza con la quale opera in val d'Ossola, val Chisone e val Pellice. Nel giugno 1944 viene assegnato dal Cln di Alassio alla 13ª brigata, comandata dal capitano Eraldo Hanau (Martinengo), nel settore della val Tanaro. Nel corso dei rastrellamenti che a giugno investono la val Tanaro combatte con i partigiani imperiesi nella 9ª brigata d'assalto Garibaldi, comandata da Nino Siccardi (Curto). A luglio viene inquadrato nel 1° distaccamento Volante della 9ª brigata, comandato da Silvio Bonfante (Cion) e, il mese successivo, dopo la costituzione della divisione Cascione viene nominato prima vicecomandante e poi comandante della brigata Belgrano. Partecipa ai combattimenti di Ceva, Cesio, Colle di Nava e Vessalico ed è fra i protagonisti della battaglia di monte Grande del 5 e 6 settembre 1944, durante la quale dirige il fuoco dei mortaisti ex San Marco che, colpendo la vetta del monte, spianano la strada all'assalto dei partigiani. Raggiunta poi la val Lerrone con la brigata Belgrano, il 14 settembre, con una squadra di uomini del distaccamento Garbagnati, effettua un'azione contro il presidio della 12ª compagnia della divisione  San Marco di stanza a  Molino Nuovo, conclusasi con la cattura di una cinquantina di prigionieri, armi e munizioni. A fine ottobre subentra a Bonfante, caduto a Upega, nel ruolo di vicecomandante della divisione Cascione. Il 19 dicembre 1944, a seguito della riorganizzazione del Comando I Zona, viene nominato comandante della 6ª divisione Bonfante, operante fra le valli Lerrone e Arroscia. In vista dell'insurrezione, Olivero elabora il piano per la liberazione del tratto di costa ligure fra Diano Marina e Loano, poi messo in atto con successo. Medaglia d'argento al valor militare.

[scheda tratta da F. Gimelli, P.Battifora (a cura di), Dizionario della Resistenza in Liguria. Protagonisti, luoghi, eventi, organismi, formazioni, De Ferrari, Genova, 2008, pp.256-257]