a cura di Paolo Battifora e M. Elisabetta Tonizzi.
(Genova, De Ferrari, 2022)
Il volume, promosso dalla Fondazione ETS Istituto ligure per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea “Raimondo Ricci” (Ilsrec) in occasione della ricorrenza del centenario della marcia su Roma del 28 ottobre 1922, è il frutto di una ricerca storica volta a ricostruire la realtà di Genova negli anni che vanno dalla fine della Prima guerra mondiale all’ascesa del fascismo.
Condotta su fonti archivistiche locali e nazionali e sulla più aggiornata letteratura storiografica, la ricerca si è posta l’obiettivo di superare l’attuale frammentazione degli studi e di colmare alcune lacune in merito alla vicenda del capoluogo ligure, evidenziandone al contempo le specificità, in un arco cronologico, 1919-1922, tra i più convulsi e drammatici della storia italiana.
In un continuo rimando tra eventi locali e dinamiche nazionali, il libro si apre con l’analisi della realtà economica genovese dell’immediato dopoguerra (Marco Doria), per proseguire con la disamina dell’area moderata, una fase di progressiva crisi del sistema liberale (Marco Pignotti), dei partiti della sinistra e delle lotte sociali, culminate nell’occupazione delle fabbriche nel 1920 (Irene Guerrini e Marco Pluviano), della diocesi genovese e del controverso rapporto con la modernità e la rappresentanza politica dei cattolici (Giovanni Battista Varnier). La parabola evolutiva del fascismo genovese, dalle origini ai giorni della marcia sulla capitale, è al centro del saggio di Paolo Battifora; la ‘marcia sul porto’, attuata dai fascisti il 5 agosto 1922 e culminata nella conquista di Palazzo San Giorgio, sede del Consorzio autonomo dello scalo genovese, è oggetto del contributo di M. Elisabetta Tonizzi. In chiusura un apparato, curato da Chiara Dogliotti e M. Elisabetta Tonizzi, di cartine, tabelle, grafici relativi a dati salienti citati nei saggi, assieme a un quadro dettagliato della stampa quotidiana e periodica pubblicata a Genova nel periodo considerato.