di Alberto Pandolfo
Capaci di mobilitarsi in tutto il mondo per lo sciopero globale sul clima, spinti dalla sedicenne svedese Greta Thunberg, che in questi giorni farà visita in Italia, ecco i nativi digitali che sono anche nativi ecologici. Sono giovani nati e cresciuti con la consapevolezza che le risorse non sono infinite. Non c’è da meravigliarsi che siano anche gli stessi sempre collegati a Instagram (per loro non c’è un’era prima e dopo i social) e con le sneakers in eco-pelle ultimo modello. I nativi ecologici – tutto il mondo li ha conosciuti lo scorso 15 marzo quando sono scesi in piazza per il Fridays for Future, il venerdì per il futuro, contro i cambiamenti climatici – hanno chiesto un cambio di rotta su ambiente e sviluppo sostenibile: sulla scia delle proteste pacifiche di chi, con grande coraggio e voglia di un futuro migliore, ha spinto milioni di giovani nelle piazze del pianeta.
“Se una ragazza c’è riuscita, allora possiamo farlo anche noi”. Greta li ha fatti sentire meno soli e ha creato una forza che va raccolta, motore per azioni grandi e piccole che la politica deve mettere in atto per guardare al futuro di generazioni giustamente preoccupate.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sottolineato che “siamo sull’orlo di una crisi climatica globale, per scongiurare la quale occorrono misure concordate a livello globale”, e a Bruxelles anche il Parlamento Europeo ha sostenuto tutte le iniziative per far sì che su clima e sviluppo sostenibile si faccia di più. Occorre agire subito, senza indugi, per trovare soluzioni ai cambiamenti. Ridurre drasticamente le emissioni con azioni immediate, a partire dalla divulgazione di informazioni scientifiche per agire sapendo cosa c’è in gioco, fino alle piccole azioni quotidiane per tutelare l’ambiente.
Acqua – Lasciare aperto il rubinetto per due minuti mentre ci si lava i denti comporta in media lo spreco di 32 litri d’acqua potabile al giorno. Non sprecare l’acqua è fondamentale per tutelare il nostro ambiente e non sprecare risorse.
La spesa intelligente – Ogni anno nei paesi Occidentali vengono buttati 670 milioni di tonnellate di cibo ancora confezionato. Lo spreco procapite è tra i 95 e i 115 chili all’anno nel Nord Europa e nel Nord America. Acquistare cibi con scadenza «corta», questo ci spinge a consumarli in fretta. Acquistiamo cibo più di una volta a settimana, l’ideale sarebbe ogni giorno (anche perché il frigo pieno consuma più energia).
Differenziata, senza se e senza ma – Secondo le stime di Legambiente chi oggi ricicla la metà dei propri rifiuti riduce la CO2 e i gas climalteranti emessi in atmosfera di una quantità tra i 150 e i 200 chili all’anno. È cronaca di tutti i giorni le notizie delle discariche delle grandi città strapiene, di inceneritori che nessuno vuole vicino. Cosa possiamo fare: intanto non transigere nel differenziare umido, carta, plastica, pile.
Spegnere la luce – Non lasciare mai gli elettrodomestici in standby se sapete che non li utilizzerete entro brevissimo tempo. L’idea che spegnere spesso un elettrodomestico lo renda meno efficiente e comporti uno spreco di energia maggiore al riaccenderlo che lasciandolo in standby è un mito.
Piloti d’auto – In auto, cambiare marcia senza far andare il motore troppo su di giri per ridurre consumi ed emissioni di gas di scarico del 25%.
Ecco, ognuno di noi può iniziare da qui!