Giovedì 23 ottobre 2014, nel Salone di rappresentanza di Palazzo Tursi, è stato inaugurato il ciclo di conferenze 1915-1945: dalla Grande guerra al 25 aprile. Nel centenario della Prima guerra mondiale e nel settantesimo della Liberazione organizzato dall’Istituto ligure per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea, con il patrocinio del Consiglio regionale Assemblea Legislativa della Liguria, del Comune e della Provincia di Genova, e in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Genova e con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Liguria. L’iniziativa, totalmente gratuita, si inserisce nell’ambito di un progetto di ricerca, divulgazione, didattica e di educazione alla cittadinanza che in questi anni ha interessato la società civile e il mondo della scuola genovese. Il centenario dello scoppio della Prima guerra mondiale e il settantesimo anniversario della Liberazione hanno offerto lo spunto per una appropriata riflessione su alcuni snodi fondamentali della storia italiana della prima metà del Novecento, la cui comprensione costituisce un elemento imprescindibile per la formazione delle coscienze e della mentalità dei cittadini italiani del XXI secolo.
Gli interventi presentati da Antonio Gibelli (23 ottobre 2014), Giovanni Sabbatucci (13 novembre), Luigi Ganapini (20 novembre), Ferdinando Fasce (19 febbraio 2015), M. Elisabetta Tonizzi (26 febbraio), Giovanni Marongiu (5 marzo), Giovanni B. Varnier (12 marzo) e Alberto De Bernardi (26 marzo) saranno pubblicati nell’autunno 2015.
Il 23 ottobre il ciclo di lezioni magistrali è stato inaugurato da Antonio Gibelli (La Grande Cesura. La Prima guerra mondiale e le trasformazioni delle mentalità) e a seguire si è tenuto lo spettacolo teatrale Storia di Tönle adattamento dell’omonimo romanzo di Mario Rigoni Stern, diretto e realizzato dal Teatro Ipotesi di Pino Petruzzelli.
“E’ inspiegabile come la follia di pochi riesca a incidere sulla vita e sulla quotidianità di molti. E ancora più inspiegabile è come i molti si sottomettano con fervore a questa follia. Durante la guerra nei territori della ex Jugoslavia vidi una scena: un uomo che costruiva, mattone su mattone, una nuova casa affianco alla precedente abbattuta da un bombardamento. Quell’uomo poco aveva prima della guerra e ancora meno avrà al termine. E’ questo l’enigma che si perpetua da sempre: perché i poveri ubbidiscono a chi comanda loro di uccidere altri poveri?In questo insolubile stato delle cose, Tönle è l’ultimo baluardo di speranza (Pino Petruzzelli)”.