Dizionario della Resistenza in Liguria (De Ferrari, 2021)

Estratto della Presentazione del “Dizionario della Resistenza in Liguria”

Giacomo Ronzitti

Il testo è la trascrizione della presentazione del Dizionario della Resistenza in Liguria, tenuta dal Presidente Ronzitti a Palazzo Tursi il 7 ottobre

Nel rivolgere il saluto cordiale alle autorità e a tutti i presenti, vorrei co­gliere questa occasione di presentazione della nuova edizione del “Dizionario della Resistenza in Liguria”, per sottolineare che con questo evento abbiamo voluto inaugurare l’avvio del programma di attività dell’Istituto per il 2021-2022, che per noi coincide con l’anno scolastico.

Infatti, questo pomeriggio nell’Aula consiliare della Città Metropolitana inizierà il corso di formazione e aggiornamento per gli insegnanti delle scuole superiori e per gli studenti universitari, che avrà al centro il tema del “rapporto tra storia e memoria nel dibattito pubblico italiano ed europeo”. Ciclo di in­contri che sarà aperto da una conferenza del Professor Marcello Flores, che è qui con noi e interverrà a conclusione di questa presentazione.

Si tratta, come accennavo, di una questione di rilevante portata culturale, come sanno bene gli studiosi, che richiama l’uso pubblico della storia e della memoria, che nelle società contemporanee, non di rado si esprime attraverso narrazioni manichee e distorcenti dei processi storici, in funzione di domande identitarie tese alla legittimazione o delegittimazione propria o degli avversari.

In tutta evidenza si tratta di una problematica assai complessa, non ridu­cibile a mere dispute accademiche, poiché coinvolge valori fondanti della so­cietà e, dunque, il senso di appartenenza alla comunità nella quale si confron­tano una molteplicità assai ampia di soggetti sociali e politico-culturali.

Parallelamente, d’intesa con la Direzione scolastica regionale, rivolta agli studenti delle scuole medie superiori, avvieremo un percorso di riflessione sul contesto storico, la genesi e i caratteri peculiari della Costituzione italiana, nel 75° anniversario della nostra Carta fondamentale a conclusione del progetto triennale imperniato sul nesso inscindibile tra “Liberazione-Repubblica-Costi­tuzione”. Ciò, mentre è in una fase molto avanzata la ricerca svolta da noi, assieme al Dipartimento di Scienze Politiche e alla Scuola di Scienze Sociali dell’Uni­versità, che ha per oggetto la “Conferenza internazionale di Genova del 1922”.

Una assise cui parteciparono i rappresentanti di 34 Paesi, che nelle inten­zioni dei promotori, in primis Lloyd George, Primo Ministro britannico, avrebbe dovuto avviare nuovi rapporti economici e commerciali tra le nazioni belligeranti nella prima guerra mondiale, integrando con questo atto il trattato di pace di Versailles. Obiettivo che venne purtroppo mancato, concorrendo ad aprire le porte al secolo dei totalitarismi europei.

La conclusione di questa importante ricerca verrà presentata in un conve­gno cui parteciperanno studiosi di diversi Paesi europei, il prossimo 9 e 10 di maggio a Palazzo San Giorgio dove 100 anni fa si tenne la Conferenza.

Questo, mentre sta procedendo un’altra importante ricerca su “Genova 1919-1922”, che si ripropone di raccogliere ed esaminare le trasformazioni e i mutamenti socio-economici e politico-istituzionale della città in uno degli snodi cruciali della storia italiana, che si chiuse tristemente, come sappiamo, con la “marcia su Roma” e l’inizio del ventennio fascista.

Nel prossimo mese pubblicheremo, poi, un numero speciale della rivista dell’Istituto “Storia e memoria”, con saggi, documenti e biografie di quattro protagonisti della lotta resistenziale genovese: Aldo Gastaldi “Bisagno”, Gia­como Buranello “Pietro”, Liana Millu e Luciano Bolis.

Quattro figure davvero leggendarie, che per la loro peculiare vicenda umana e sensibilità culturale esprimono emblematicamente la straordinaria ric­chezza e pluralità del movimento di liberazione nazionale.

Per brevità non mi soffermo, inoltre, su molte altre iniziative che svolge­remo in occasione delle scadenze del calendario civile, dal 27 gennaio, al 25 aprile al 2 giugno.

Non posso non ricordare, tuttavia, uno degli impegni che considero par­ticolarmente importanti sul piano didattico-formativo, che resta prioritario nella nostra attività. Mi riferisco alla proposta per l’alternanza “Scuola-Lavoro” che ha come oggetto, tra le altre, l’uso critico delle fonti. Questione dirimente per una corretta lettura della storia, tanto più in una epoca in cui il Web tende confondere e mistificare il vero, col verosimile e il falso.

Si tratta di un approccio improntato al rigore storiografico, scevro da pre­giudizi ideologici e di parte, che svolgiamo anche grazie al nostro patrimonio archivistico che consta di oltre 250.000 mila documenti, in gran parte inerenti al periodo dell’ultimo conflitto e della lotta partigiana.

Archivio che stiamo digitalizzando col contributo fondamentale della Compagnia di San Paolo e di Coop Liguria che ringrazio di cuore.  Un lavoro quanto mai necessario e gravoso sia per salvaguardare i docu­menti dalla consunzione del tempo, sia per metterli più facilmente a disposi­zione della cittadinanza, come abbiamo fatto con la pubblicazione, sul nostro sito, di 35.000 schede biografiche del partigianato ligure.

Archivio che è la fonte primaria cui hanno attinto tanti storici nel corso dei decenni passati e, naturalmente, gli stessi Paolo Battifora e Franco Gimelli per scrivere il “dizionario” che oggi presentiamo.

Un volume corposo, come potrete vedere, che ha richiesto un lavoro lungo e faticoso, sia da parte degli autori che della casa editrice De Ferrari, che rin­grazio, condotto con scrupolo e competenza, che arricchisce notevolmente il precedente pubblicato nel 2008, integrandolo con decine di altre voci e com­pletandone altre.

La ragione che ci ha spinto a proporre questa nuova edizione non è stata quella di scrivere un altro libro di storia o di memorie, ma quello di offrire uno strumento di consultazione utile alla ricerca e allo studio di una stagione spar­tiacque della storia nazionale, rivolto in primo luogo al mondo della scuola.  Per questo non si è voluto definire un itinerario interpretativo compiuto, offrendo, tuttavia, a beneficio del lettore un quadro storiografico introduttivo, assieme ad una bibliografia funzionale a sviluppare ulteriori analisi e approfon­dimenti.

In esso infatti, Battifora e Gimelli, il primo responsabile della didattica e il secondo Vice Presidente dell’Ilsrec, condensano una attenta e meticolosa ri­costruzione di fatti, luoghi, biografie di agile lettura, ma di assoluto rigore.

Perciò a loro e a tutti gli altri ricercatori che hanno collaborato alla stesura dell’opera, va il mio plauso e il mio sincero ringraziamento.  Questo lavoro, tuttavia, non sarebbe stato possibile senza il sostegno del Consiglio regionale, della Regione Liguria e del Comune di Genova. Ma non certo secondario è stato il decisivo contributo della Fondazione Carige e di Coop Liguria. A tutti loro, dunque, va il nostro più vivo e doveroso ringraziamento.

E grazie al loro sostegno, per le ragioni prima richiamate, il dizionario non sarà in commercio, ma verrà distribuito gratuitamente a tutte le scuole medie e superiori, alle biblioteche civiche di tutta la regione, agli Istituti e ai centri di ricerca storiografica, nonché alle associazioni partigiane e degli ex deportati, nella speranza di contribuire alla maturazione della coscienza storica dei nostri.

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Autore dell'articolo: Istituto Ligure per la Storia della Resistenza e dell′Età Contemporanea

ILSREC - Istituto Ligure per la Storia della Resistenza e dell'Età Contemporanea. Questo Istituto, fin dalla sua fondazione nell'immediato dopoguerra persegue, con spirito di verità e rigore scientifico, lo studio e la divulgazione dei molteplici aspetti che hanno mosso e caratterizzato la Resistenza, nel quadro degli eventi che hanno drammaticamente segnato l’intera storia del Novecento.

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