Come si è visto nell’introduzione, il tema della cittadinanza europea si intreccia con quello del processo d’integrazione tout court e, di conseguenza, con i caratteri e i limiti delle istituzioni europee. Una piena cittadinanza europea si potrà infatti avere solo quando la UE avrà completato il processo di unificazione politica. Si tratta quindi di capire quali sono le istituzioni europee, come e quando sono nate, e come si sono evolute nel tempo, quali sono le loro funzioni e i rispettivi poteri.
Il passaggio successivo è rappresentato dall’approfondimento di pregi e difetti dell’attuale assetto istituzionale europeo, un assetto che pone la UE al di là delle organizzazioni internazionali come ad esempio l’ONU, ma non permette neppure di parlare di un vero e proprio Stato, pur possedendo la UE molti elementi della statualità (si veda ad esempio l’euro, la moneta comune). Di qui il concetto di deficit democratico, perché l’integrazione politica non si è sviluppata alla stessa velocità di quella economica.
La terza fase del percorso, quella oggettivamente più complessa e creativa, è rappresentata dall’individuazione delle ulteriori tappe di avvicinamento all’unità politica, sulla scorta di esperienze pregresse quali, ad esempio, “La Conferenza sul futuro dell’Europa” (2020-2021) grazie a cui, tramite una Piattaforma digitale multilingue, i cittadini hanno potuto condividere idee e inviare contributi online che sono stati raccolti, analizzati, monitorati e pubblicati nel corso dell’intera Conferenza.
Le videolezioni
Daniela Preda – Cittadinanza europea e istituzioni dell’Unione
Anna Lombardi – Generazione Erasmus
Il lavoro potrebbe svilupparsi con la seguente modalità:
1) in una prima fase, si tratta di raccogliere informazioni sulle istituzioni europee e sul loro funzionamento. Esiste una ricca bibliografia in materia, che di seguito sinteticamente riportiamo, ma risulta di grande utilità anche il sito ufficiale della UE, https://european-union.europa.eu (homepage: Istituzioni, diritto, bilancio, tipi di istituzioni e organi) e la pagina web dedicata del Parlamento europeo (Ufficio per l’Italia),
https://www.europarl.europa.eu/italy/it/scoprire-l-europa/cittadinanza-europea
2) in una seconda fase, si tratta di cercare le proposte di riforma, quali ad esempio quelle di modifica dei Trattati europei, avanzate nel corso della Conferenza sul futuro dell’Europa (https://futureu.europa.eu/it/pages/about) e di esprimerne una valutazione critica.
3) in una terza fase si potranno cercare altre proposte di riforma attraverso la lettura dei contributi dedicati da varie istituzioni nazionali ed europee (partiti europei, fondazioni europee, gruppi parlamentari europei, movimenti per l’unità europea, governi nazionali, partiti nazionali, associazioni, ecc.).
Bibliografia E Sitografia
Piero Graglia, L’Unione europea. Perché stare ancora insieme, Il Mulino, 2022;
Umberto Morelli e Joanna Sondel-Cedarmas, Storia dell’integrazione europea, Guerini e Associati, 2022;
L’ABC dell’Europa di Ventotene, a cura di Nicola Vallinoto, Camogli/Ventotene, Edizioni Ultima spiaggia, 2021;
https://www.quirinale.it/ricerca/discorsi (discorsi del Presidente della Repubblica)
https://euractiv.it (Euractiv Italia)
https://vleu.awareu.eu (piattaforma multi-lingue, con 4 corsi on-line gratuiti);
https://learning-corner.learning.europa.eu/learning-corner_it